Sospesi tra due mondi, il loro e il nostro. Tra una civiltà che dà un forte senso di appartenenza e l'Occidente che rimane termine di confronto, modello, oggetto del desiderio. Sono i giovani islamici, una generazione che in Iran, in Pakistan, o a Dubai con le sue scelte influenzerà non solo il proprio Paese ma anche il resto del mondo. Sono un gruppo sociale sensibile al cambiamento le nuove leve musulmane, soprattutto quelle cresciute a pane e internet, nate nel nuovo mondo della comunicazione istantanea. In una parola, i Millennials, o digital natives: la generazione che nel 2000 era adolescente. Le sfide sul piatto del futuro si possono sintetizzare in due simboli, estremi: Osama, cioè il fondamentalismo religioso che paralizza la politica, oppure Obama, il nuovo presidente Usa, incarnazione non solo del sogno americano, ma del cambiamento tout court.
Nel numero in edicola, IL intraprende un viaggio attraverso riti, miti e sogni dei Millennials islamici, depositari della questione cruciale. Osama o Obama? Il futuro dipende anche dalla loro risposta.